
Vogliamo premiare il lavoro, il duro lavoro.
Vogliamo premiare chi ci mette la faccia, giorno dopo giorno, nonostante la strada sia perennemente in salita.
Vogliamo premiare chi non ha paura di affidarsi all’inesperienza dei giovani, gli stessi giovani che grazie alla loro esuberanza ti portano sempre più in alto.
Tutto questo è l’Hellas di Ivan Juric.
Una squadra composta prevalentemente da giovani guidati da pochi, ma buoni, senatori.
Un gruppo che, nonostante le cessioni, sta facendo meglio anno dopo anno.
Nel mese di agosto si sono vissute partenze dolorose: una difesa smantellata con Kumbulla e Rrahmani direzione Roma e Napoli, Verre di ritorno alla Samp così come Pessina all’Atalanta ed infine la rescissione del contratto di Giampaolo Pazzini.
Chi avrebbe mai scommesso un solo centesimo sull’Hellas settimo, a 15 punti, dopo 9 giornate?
Penso nessuno.
Eppure, il buon Juric, nonostante le incazzature pre campionato, ha nuovamente plasmato a sua immagine e somiglianza il nuovo Hellas che tanto somiglia a quello della passata stagione.
Una solidità difensiva impressionante: 7 gol subiti in 9 partite ne sono la prova inconfutabile.
La società ha acquistato Ceccherini, uomo di grandissima esperienza, da affiancare ai giovani già presenti in rosa, Lovato su tutti.
Ah, quasi dimenticavo: Silvestri sta nuovamente disputando una stagione di altissimo livello, con lui in porta tutto il reparto difensivo gioca con estrema calma e sicurezza.
L’assenza di Faraoni, di ritorno proprio per la partita vinta 2-0 in casa dell’Atalanta, è stata perfettamente colmata da Dimarco e Lazovic durante le prime partite di campionato.
Tameze e Ilic, guidati da Miguel Veloso, danno, rispettivamente, grandissima solidità e dinamicità ad un centrocampo completamente reinventato dopo le illustri cessioni.
Colley e Salcedo, attualmente non ancora titolari, forniscono a Juric grandissime alternative a gara in corso: hanno ancora bisogno di molto tempo prima di maturare ma siamo sicuri che sotto l’ala del tecnico croato potranno esplodere quanto prima.
Di Carmine, Kalinic e Favilli compongono un reparto offensivo di tutto rispetto: vogliamo scommettere su quest’ultimo, crediamo che, una volta ristabilitosi dall’infortunio, possa disputare una grandissima stagione.
Ha tutte le carte in regola per essere lui il titolare, e poi si, ce l’abbiamo al Fantacalcio, come potremmo mai non scommettere proprio sul buon Favilli?
Adesso però, arriviamo al bello: Barak e Zaccagni.
Se il primo sta finalmente trovando grande continuità di prestazioni dopo la stagione vissuta in prestito al Lecce con l’Udinese intenzionata a non trattenerlo in terra friulana, il secondo sta dimostrando di essere un giocatore di altissimo livello.
A 25 anni è definitivamente esploso: guida la trequarti gialloblù con grandissima personalità e finalmente è arrivato anche il primo gol stagionale.
Ah, andatevi a rivedere il controllo a seguire su palla di Veloso prima del gol, uno spettacolo!
Sapete a chi appartengono questi giochi di prestigio?
Insigne, e infatti Zaccagni un po’ lo ricorda, e non abbiamo paura di dirlo.
Forse Juric sì, proprio per questo tentenna sempre nell’elogiarlo dopo ogni ottima prestazione, non vuole che il suo uomo più importante possa partire proprio come hanno fatto tutti gli altri.
Purtroppo, però, nel calcio si sa, i giovani di un certo livello sono destinati a partire nel giro di poco tempo, e Zaccagni sarà il prossimo, e dopo di lui ne seguiranno altre di cessioni.
Nonostante ciò, il popolo veronese si gode il suo Hellas: bello, solido, caparbio, frutto di tanto lavoro e tanto sacrificio che da sempre portano l’essere umano ben oltre le proprie possibilità.
Ed è giusto, giustissimo, che i gialloblù non si pongano limiti: se non è stata la scorsa stagione sarà questa, non è questa sarà la prossima, l’importante è continuare, l’importante è perseverare, nonostante le cessioni, nonostante le assenze, nonostante tutto.
Perché quando al comando c’è Ivan Juric, beh, tutto diventa possibile.