
Dopo quattro vittorie consecutive il Milan di Pioli rallenta la propria corsa riuscendo comunque a mantenere la testa della classifica raggiungendo quota 13 punti.
Finisce con il risultato di 3-3 la sfida contro la Roma e a detta nostra questo pareggio sta piuttosto stretto ai rossoneri anche se le statistiche dicono il contrario.
Ogni partita va vissuta, va letta e va interpretata e il Milan visto ieri in quel di San Siro avrebbe meritato i 3 punti.
Ma andiamo per gradi.
I rossoneri partono subito fortissimo e segnano la rete dell’ 1-0 dopo appena 2’ grazie alla solita zampata di Ibrahimovic, il quale riesce ad anticipare Mirante e spingere il pallone in rete.
Al 14’ Edin Dzeko, su un’uscita piuttosto discutibile di Tatarusanu, riesce a trovare il gol e riporta così sul pareggio la sua Roma.
Dal quel momento in poi entrambe le squadra giocano a viso aperto, i reparti si allungano e la partita si fa sempre più interessante, con il Milan che riesce a creare qualche occasione in più rispetto agli avversari senza però riuscire a concludere, ed è così che l’arbitro decreta la fine della prima frazione di gioco.
Inizia il secondo tempo ed arriva subito il vantaggio dei rossoneri con la rete di Saelemaekers dopo la solita sgroppata di un indiavolato Leao.
Con il passare dei minuti la formazione di Fonseca cresce ma il Milan tiene comunque botta difendendo in modo ordinato e preciso.
Minuto 71’: Giacomelli si inventa un rigore imbarazzante per un presunto fallo di Bennacer su Pedro e la Roma ritrova così il pareggio dagli 11 metri grazie al solito ed infallibile Veretout.
Pochi minuti dopo Giacomelli non si smentisce ed assegna, giusto per non farsi mancare nulla, un rigore al Milan tanto discutibile quanto il primo.
Va Zlatan dal dischetto: gol, 3-2 per i rossoneri.
Passano 5’ minuti e dopo una deviazione fortunosa di Ibrahimovic, Kumbulla ci mette il piedone e segna la rete del 3-3.
Da qual momento in poi sarà assedio rossonero fino al 96’ prima con Kessie, che da due passi si fa ipnotizzare da Mirante, e poi con Romagnoli che manda fuori di pochissimo il colpo di testa a tempo quasi scaduto.
La Roma di Fonseca esce così indenne da San Siro e si porta casa un punto che vale oro per quello che si è potuto osservare in campo.
I giallorossi visti ieri sono sembrati parecchio inconcludenti rispetto alle partite precedenti: quasi sempre mancato l’ultimo passaggio decisivo prima di arrivare al tiro in porta.
Mkhitaryan e Pedro non sono riusciti a dare la solita velocità di gioco e gli esterni, sia Spinazzola che Krarsdorp, sono passati pochissime volte dalle parti di Calabria e Theo Hernandez, complice la grande prestazione dei due laterali rossoneri.
Fateci caso: i gol della Roma sono arrivati a causa di tre errori piuttosto netti dei rossoneri.
Tatarusanu sbaglia l’uscita sul cross e Dzeko segna da due passi, Giacomelli assegna un rigore inesistente poi trasformato da Veretout, ed infine Kumbulla ‘segna su assist di Ibrahimovic’ dopo il cross di Pellegrini.
D’altro canto però bisogna comunque fare i complimenti a Fonseca ed ai suoi per aver rimontato per ben tre volte da situazione di svantaggio soprattutto dopo i due gol arrivati all’inizio del primo e del secondo tempo.
Inoltre, la rosa della Roma risulta essere veramente, ma veramente corta.
I possibili titolari sono essenzialmente 13, non di più, e vengono spremuti ormai da un mese e mezzo a questa parte.
Riuscire a tenere il passo delle prime della classe fa onore al tecnico portoghese ed ai suoi ragazzi che col passare del tempo stanno trovando sempre più conferme.
Per quanto riguarda il Milan ribadiamo quanto detto precedentemente: il pareggio sta parecchio stretto ai rossoneri.
La squadra di Pioli tiene in mano il pallino del gioco per quasi tutti i 90’.
La scelta di mettere Leao a sinistra e Saelemaekers a destra ripaga Pioli: il portoghese classe 99’ ha fatto vedere i sorci verdi al buon Karsdorp fino al momento della sostituzione, così come il belga che ha vinto a più riprese lo scontro con Spinazzola e Kumbulla riuscendo a trovare anche il gol.
La difesa, nonostante i tre gol subiti, è risultata sempre pulita ed ordinata con Calabria che ha giocato un partitone in marcatura sull’ex Atalanta.
Kessie e Bennacer sono risultati sempre attenti e veloci in fase di interdizione e di impostazione, mentre Calhanoglu ha dato la solita vivacità sulla trequarti grazie alla sua immensa visione di gioco.
E poi c’è Zlatan che come al solito si è rivelato decisivo grazie alla terza doppietta consecutiva dall’inizio di questa Serie A.
Se solo Kessie o Romagnoli fossero riusciti a segnare nei minuti di recupero ora il Milan si troverebbe a punteggio pieno e a +4 sulla seconda, meritatamente, confermando che per la corsa scudetto ci sono anche i rossoneri.
Pioli può e deve essere soddisfatto della prestazione dei suoi: c’è poco da dire, Giacomelli avrà compensato assegnando il rigore al Milan dopo il disastro commesso pochi minuti prima, ma la partita è cambiata sulla sua prima svista.
Fidatevi che avremmo visto un finale di gara completamente diverso: la Roma avrebbe sicuramente continuato a spingere, questo è fuori da alcun dubbio, ma comunque i rossoneri erano in controllo della gara e siamo sicuri che l’avrebbero portata a casa.
Peccato, perché se alcuni anni fa si è optato per affidarsi alla tecnologia è giusto che gli arbitri si mettano in discussione di fronte a decisioni palesemente errate.
Ma d’altronde questo rientra nello stile di alcuni direttori di gara che, nonostante numerosi campionati disputati, sentono sempre vivo in loro questo assoluto bisogno di protagonismo, assolutamente ingiustificato.
Analisi perfetta!