
Entreremo in profondità nei prossimi giorni, cercando di capire perché un giocatore simile stia tornando, così meravigliosamente, sui suoi livelli.
Voglio lasciarvi uno spunto interessante dal quale ripartiremo.
Josip Ilicic ha finora giocato 13 partite in questa Serie A 2020/2021, segnando 3 gol e mettendo a referto 6 assist.
Nessuno di questi è arrivato nelle prime 12 giornate.
Dalla 13a in poi lo sloveno si è scatenato e con lui l’Atalanta.
Dopo l’esclusione definitiva di Gomez nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere la Dea agli ottavi di Champions con un solo punto di distacco dal 3° posto.
Non sapremo mai cosa sia successo tra Gasperini ed il suo numero 10, tutto ciò che abbiamo sentito in questi ultimi mesi sono stronzate che lasciano il tempo che trovano.
Ogni spogliatoio ha i propri equilibri e come tali non possono e non devono essere violanti in alcun modo da parti esterne.
Che Gomez fosse diventato tatticamente vincolante per l’evoluzione di gioco sulla quale il Gasp aveva intenzione di ricostruire la sua Atalanta?
E chi lo sa.
Una cosa però è certa: da quando Gomez ha smesso di giocare, Ilicic è tornando l’urgano che abbiamo ammirato fino alla partita vinta a Valencia l’estate scorsa.
Parlo di collocamenti tattici, compiti ed interpretazione dei ruoli, nulla più, le questioni extra campo non mi interessano.
Pessina sta dando quell’equilibrio sulla trequarti che Gasperini andava cercando da tempo, potendo così liberare lo sloveno da compiti difensivi non così amati dallo stesso.
Ed effettivamente sembra funzionare piuttosto bene.
Accantonare un talento per mettere dentro un uomo di equilibrio, in modo tale da far rinascere un altro fuoriclasse?
Fare di necessità virtù?
Forse Ilicic aveva bisogno di tempo e maggior libertà in campo per tornare ad essere quello di prima.
Nei prossimi giorni ne vedrete delle belle.