
Noi siamo così, siamo nostalgici.
Amiamo un calcio che non c’è più, un calcio che ha preso una direzione ben precisa, un calcio che non lascia più spazio alle emozioni, ma nonostante tutto siamo ancora lì.
Combattiamo ogni giorno sperando che possa tornare quel senso di autenticità e fedeltà che da sempre ha contraddistinto lo sport più bello al mondo.
Chi meglio di un nonno o un papà può raccontarci il peso della 10?
Nessuno.
E allora ci fermiamo, respiriamo, profondamente, e ci prepariamo ad ascoltare una nuova favola.
Montuori, De Sisti, Antognoni, Baggio, Rui Costa e Mutu, mettiamoci anche lui.
Chi tifa Fiorentina sentirà rimbombare prepotentemente questi nomi in testa.
Ci sarà chi li ha potuti vivere in prima persona e chi purtroppo se li è persi a causa della giovane età.
Ci sarà chi avrà vissuto mille battaglie in curva Fiesole gridando il loro nome dopo un gol e chi lo farà, in futuro, sperando che possa continuare la magia del 10.
Perché questo è un numero che pesa come un macigno, e chi lo indossa deve essere pronto a calarsi nei panni del leader ed assumersi tutte le responsabilità del caso.
Prima Bernardeschi e poi Chiesa hanno salutato Firenze accettando, senza remora alcuna, le lusinghe dei nemici di sempre.
Ma in fin dei conti, cosa avreste fatto al posto loro?
Come biasimarli, questo mondo ormai va troppo veloce e ci sono treni che rischiano di passare una volta sola, e bisogna farsi trovare pronti.
La vita però, a volte, ci riserva alcune sorprese, ed è li che torna la magia della quale parliamo.
È arrivato in punta di piedi dopo due stagioni vissute alla Cremonese senza alcun tipo di pretesa: prima si è preso il posto con Montella e poi è riuscito a convincere anche Iachini grazie alla sua infinita classe.
Quest’estate è arrivato il premio per non avere mai mollato ed essersi dedicato fino in fondo alla causa della Viola.
Gaetano, quella 10 pesa, cazzo se pesa.
Una maglia che è stata di giocatori come Antognoni, Baggio e Rui Costa non può che pesare.
Ma tu questo lo sai, e sei pronto.
4 gol in 5 partite da inizio stagione sono tanti, tantissimi, e non hai nessuna intenzione di fermarti.
Goditi questo momento perché chissà dove sarai tra qualche anno: se continui di questo passo pioveranno offerte in quel di Firenze e sarà difficile dire di no, difficilissimo.
Perché un giocatore di questa classe non si trova tutti i giorni, anzi, quasi mai, ed indipendentemente dalla nostra fede e i nostri colori dobbiamo provare a coccolarlo come se fossero un patrimonio comune.
Montuori, De Sisti, Antognoni, Baggio, Rui Costa, Mutu… Castrovilli.
Forse, per il momento, la macchina del tempo può ancora attendere.