
Uno come Pep lo si ama per la sua imprevedibilità, per la sua genialità e per la sua voglia di continuare a stupire di partita in partita.
Puoi provare a guardare il City una, dieci, cento volte ma finirebbe sempre per sfuggirti qualcosa.
Se provassimo a contare le soluzioni in fase offensiva o più semplicemente in fase di costruzione, probabilmente ne usciremmo matti.
Ho preso così le 9 situazioni migliori fatte registrare nel primo tempo durante la partita di Champions League contro il Borussia M’Gladbach andata in scena martedì scorso.
E forse, qualcosa di buono, ne è uscito fuori.
FASE DI NON POSSESSO
Per quanto riguarda la fase di non possesso, ci concentreremo solo ed esclusivamente sulla prima pressione che attuano i Cityzens, in quanto, a mio modesto parere, nonostante il Borussia abbia giocato una gara di buon livello, gli uomini di Pep hanno dato il loro meglio in fase offensiva, ed è giusto quindi rendergliene omaggio.
Bene, partiamo.
Una delle qualità migliori della squadra di Guardiola risiede nella fase del primo pressing, ogni qualvolta gli avversari danno il via alla costruzione dal basso.
Nell’immagine sottostante si possono osservare i giocatori del Manchester City creare grandissima densità in zona palla al fine di chiudere ogni possibile spazio di manovra.
Sono esattamente 5 gli uomini che attuano una prima pressione nei confronti del portatore, il quale, vista l’impossibilità di proseguire, decide di scaricare sul compagno di reparto con l’obiettivo di trovare soluzioni alternative.
Inoltre, risulta molto importante il lavoro svolto da Rodrigo e Walker, i quali, rimanendo attivi sul lato debole, impediscono al Borussia di attuare eventuali cambi gioco.
FASE DI POSSESSO
Per quanto riguarda la fase di possesso, partiremo analizzando differenti tipologie di costruzione dal basso, vero e proprio marchio di fabbrica di ogni squadra allenata dal tecnico catalano.
Nonostante il City schieri una difesa a 4, ogni ripartenza dal basso si affida a 2, massimo 3 uomini in linea, con il preciso obiettivo di permettere ad almeno un terzino di sganciarsi e proiettarsi già nella metà campo avversaria.
Dall’immagine soprastante si possono osservare Ruben Dias, Stones e Walker mantenere una prima linea a 3, con Rodrigo e Cancelo in mediana pronti a fungere da appoggi in verticale.
La nuova posizione assunta dal portoghese, ormai da inizio stagione, non è più una sorpresa: questo cambio tattico ha dato l’opportunità al City di aggiungere, in fase di costruzione, un uomo di grandissima qualità sempre pronto creare superiorità numerica a centrocampo.
Proseguendo, nelle prossime immagini possiamo osservare ulteriori due costruzioni dal basso.
Se in entrambi i casi possiamo osservare Stones e Ruben Dias mantenere una linea a due, ciò che di diverso si presenta nelle due immagini è la presenza di 4 centrocampisti sulla linea mediana nella prima e 5 nella seconda.
Non facciamoci ingannare dallo schieramento (sulla carta) di Bernardo Silva: nonostante ricopra il ruolo di prima punta, spesso e volentieri viene in aiuto dei compagni durante le primissime fasi di costruzione.
Con Gundogan largo sulla sinistra, Rodrigo e Cancelo centrali, e Walker largo sulla destra, il portoghese si abbassa sulla linea dei 4 creando parità numerica in mezzo al campo, e liberando così l’esterno inglese da una possibile marcatura.
Mi verrebbe da dire che tutto ciò non sarebbe possibile se Stones e Ruben Dias non avessero compiuto dei miglioramenti impressionanti durante il corso della stagione.
Giocare con un baricentro così alto ed un centrocampo a 4 o a 5 rischierebbe di mettere in difficoltà qualsiasi difensore centrale, ma non loro.
Sono riusciti a sviluppare un’alchimia ed una complementarità mai vista prima d’ora in quel di Manchester, a dimostrazione dei pochissimi gol concessi dal mese ottobre in poi.
Che sia l’anno buono?
GARANZIE OFFENSIVE
Addentriamoci ora all’interno di un mondo di difficilissima interpretazione ad analisi.
Ogni possibile sviluppo offensivo delle squadre di Guardiola risulta quasi incodificabile, in quanto, grazie alla continua interscambiabilità delle posizioni dei giocatori in fase offensiva, le soluzioni sono pressoché infinite.
Se in questa prima immagine possiamo osservare Gundogan e Bernardo sulla trequarti, con De Bruyne largo sulla sinistra, Cancelo e Foden centrali e Mahrez sulla destra, nella seconda cambiano tutte le carte in tavola.
L’unico che mantiene una posizione simile a quella precedente è Mahrez: Cancelo arretra con il conseguente inserimento in area di Gundogan e Bernardo, Foden si allarga sulla sinistra, mentre De Bruyne, autore di un grandissimo gol, passa da esterno sinistro ad esterno destro nel giro di qualche minuto trovando una conclusione in porta a dir poco fantastica.
Essere giocatori di Guardiola significa proprio questo: saper ricoprire più ruoli nel giro di pochi istanti al fine di generare caos tra le file dei difensori avversari.
Non è un caso se tutti gli effettivi di Guardiola trovino spesso il gol.
Che giochino centrocampisti, esterni o attaccanti poco importa, ciò che conte è essere in grado di interpretare al meglio ogni possibile sviluppo offensivo.
Proseguiamo il nostro viaggio analizzando ulteriori 3 situazione offensive.
In questa terza immagine possiamo osservare Foden e Gundogan scambiarsi le rispettive posizioni al fine di destrutturare la difesa del Gladbach.
Con Cancelo e De Bruyne in zona più arretrata, i giocatori del City accorciano maggiormente rispetto a prima, in quanto gli spazi concessi sono relativamente pochi ma soprattutto non permettono alcun tipo di rifinitura per i compagni più avanzati.
Si passa quindi rapidamente da una linea a 2 ed una a 4, a due linee a 3, cercando di andare in parità numerica in zona palla con il preciso intento di attrarre gli avversari e liberare un compagno per il tiro in porta.
Un’ulteriore caratteristica fondamentale di tutti gli sviluppi offensivi degli uomini di Guardiola è la capacità di saper offrire, nel giro di qualche secondo, ulteriori soluzioni nel caso in cui si incorresse nella perdita del possesso.
Questo è l’esatto momento in cui i difensori del Gladbach sono stati in grado di fermare Gundogan, rallentando momentaneamente lo sviluppo offensivo dei Cityzens.
Nessun problema: nonostante ci fosse Cancelo accanto al tedesco, con De Bruyne e Foden rispettivamente sulla corsia destra e sinistra, possiamo osservare, grazie alla prossima immagine, il preziosissimo lavoro svolto da Bernardo e Mahrez, i quali arrivano a rimorchio 2’’ dopo permettendo ai compagni di mantenere il possesso, rendendosi nuovamente pericolosi.
L’ultima situazione in fase offensiva che analizzeremo rappresenta il varo marchio di fabbrica del gioco di Guardiola.
Tutto ebbe inizio ai tempi del Barcellona quando Messi e compagni, con l’obiettivo di andare in gol, riempivano l’area avversaria con il maggior numero di uomini a disposizione.
Questa caratteristica, ripresentatasi nuovamente durante il triennio al Bayern, sta finalmente trovando una sua attuazione anche in quel di Manchester.
Nell’immagine sottostante possiamo osservare tutti gli effettivi d’attacco dei Cityzens occupare l’area di rigore avversaria, con il solo De Bruyne al limite pronto per il tiro in porta.
Il grandissimo lavoro svolto da Mahrez sull’esterno ha permesse ai compagni di attaccare gli spazi a ridosso della porta difesa da Sommer, attraendo numerosi difensori in marcatura, e liberando così il fenomeno belga per la conclusione.
Questa soluzione è stata ripresentata più volte lungo il corso della gara, trovandone il massimo riscontro nel gol dell’1-0.
Vedete, nonostante alcuni riferimenti possano sembrare simili, è la qualità degli uomini a disposizione di Pep a renderli diversi grazie a piccolissimi dettagli.
Provate a trovarmi un solo uomo all’interno della rosa dei Cityzens non all’altezza del gioco proposto dal tecnico catalano.
Tutti quanti eccellono nell’1vs1, caratteristica ormai fondamentale del calcio moderno, ma soprattutto, ogni effettivo è in grado di interpretare al meglio ogni possibile sviluppo di manovra.
Perché ricordiamoci che, dietro ogni grande allenatore, ci sono dei grandissimi giocatori in grado di mettere in pratica ciò che il loro condottiero richiede.
Se il City riuscirà a passare il turno contro il Borussia Dortmund, confermando tutto ciò che di meraviglioso è riuscito a fare da inizio stagione, beh, allora, le possibilità di alzare la tanto agognata coppa saranno alte.
Anzi, altissime.