
Prima la trasferta di Udine, poi il Verona a San Siro e una volta tornati dalla pausa per le Nazionali ci sarà lo scontro diretto con il Napoli al San Paolo.
Terminato questo filotto di tre partite sapremo quanto lontano potrà andare il Milan in questa stagione.
‘Il primo esame di maturità’ della squadra di Pioli passa attraverso tre gare di enorme importanza: vincere a Udine il prossimo weekend significherebbe mantenere la testa della classifica portando a casa tre punti contro una squadra che, quando gioca in casa, concede poco, pochissimo e possiamo confermare che in pochi sono riusciti ad uscire indenni dalla trasferta in terra friulana.
Il Verona di Juric sta continuando a stupire tutti nonostante abbia perso i suoi pezzi più pregiati nell’ultima sessione di mercato: il pareggio allo Juventus Stadium ne è la prova.
Ci sarà poi così la pausa per le Nazionali, molti giocatori saranno impegnati nella Nations League mentre altri, Ibrahimovic su tutti, avranno il tempo necessario per riposarsi ed oliare i meccanismi Pioliani.
Arriviamo così al 22 Novembre, Napoli-Milan, ottava giornata di Serie A.
Forse sarà presto, troppo presto per sbilanciarsi e scommettere su chi arriverà fino in fondo per raggiungere il gradino più alto, ma vogliamo metterci in gioco e dirvi che questo Milan può farcela.
Donnarumma tornerà a breve una volta terminato il periodo di isolamento causa covid-19: con lui in campo la retroguardia rossonera acquisisce grande sicurezza e gli errori sono ridotti al minimo.
Capitan Romagnoli e Kjaer formano una coppia difensiva di altissimo livello: se il primo aveva solamente bisogno di confermarsi dopo le ultime stagioni vissute in chiaro scuro, il secondo ha stupito letteralmente tutti gli addetti ai lavori per professionalità e prestazioni da grande giocatore.
Theo Hernandez non ha bisogno di presentazioni: gioca da terzino ma spinge come un’ala aggiunta e ha tutte le carte in regola per diventare uno dei migliori laterali sinistri al mondo.
Il buon Calabria sta tornando il giocatore di due stagioni fa: è affidabile, attento e preciso, tutto ciò che serve a Pioli quando sul lato opposto hai un treno come l’ex Real Madrid costantemente proiettato nella metà campo avversaria.
Tonali sta trovando poco spazio?
È vero, ma d’altronde come si può pensare di fare a meno di Bennacer e Kessie?
Si trovano alla perfezione, si completano e attualmente i titolari inamovibili del centrocampo rossonero sono loro.
Sandro avrà tutto il tempo necessario per ritagliarsi il giusto spazio all’interno di questo Milan, non sarà facile ma siamo sicuri che Pioli gestirà al meglio il suo gioiellino.
Arriviamo così alla trequarti, probabilmente il fiore all’occhiello del Diavolo.
L’unico che attualmente appare sicuro del posto è Calhanoglu: dal ritorno dopo lo stop forzato di quasi tre mesi causa covid, il turco ha preso per mano il suo Milan e non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Sta toccando livelli mai raggiunti in carriera: dispone realmente di una classe infinita e questo i compagni lo sanno molto bene.
Ogni transizione dei rossoneri passa per i suoi piedi, che sia un contropiede o una costruzione più ricamata, Calhanoglu vuole quel maledetto pallone che puntualmente non tarderà mai ad arrivare.
Con l’assenza di Rebic, imprescindibile per questa squadra, Leao sta trovando molto spazio riuscendo a ripagare la fiducia di Pioli.
Il tecnico crede molto nel portoghese e piano piano sta riuscendo a ritagliagli un ruolo da assoluto protagonista all’interno del suo Milan.
Appena il croato tornerà a disposizione sarà una bella battaglia per una maglia da titolare.
E che dire di Saelemaekers?
Prima di arrivare al Milan non giocava titolare neanche all’Anderlecth e sembrava che la dirigenza rossonera avesse portato a termine uno di quegli acquisti buoni giusto per rimpolpare la rosa.
Pioli invece ha creduto in lui e piano piano il giovane belga sta sfornando prestazioni di altissimo livello.
Rende al meglio sulla destra ma in caso di necessità di adatta anche sull’out opposto.
Gioca tanto per la squadra e riesce a reggere per 75’ sia la fase offensiva che quella difensiva, e la partita di lunedì contro la Roma ne è la prova.
Niente da fare, è un giocatore completo: va fortissimo nell’1vs1 ed interpreta alla perfezione il ruolo di terzo sulla trequarti.
Non a caso si sta contendendo da parecchio tempo la titolarità con Castillejo, e vedrete che sarà così per tutta la stagione.
Chi abbiamo poi? Ah si, Brahim Diaz.
Arrivato in punta di piedi dopo alcune stagioni vissute a scaldare la panchina dei Blancos, il giovane fantasista della Roja sta trovando sempre più spazio all’interno dello scacchiere rossonero.
Ha grandissime qualità ed è in grado di poter spaziare su tutto il fronte offensivo proprio come richiesto dal tecnico.
Questo si che si rivelerà un grandissimo acquisto con il passare delle giornate.
Siamo arrivati così alla conclusione e chiaramente non potevamo che chiudere dedicando gli ultimi istanti di queste poche righe a Zlatan Ibrahimovic.
La doppietta di lunedì contro la Roma è la terza consecutiva in tre partite disputate dall’inizio di questa nuova Serie A targata 20/21.
Tutti quanti ci stiamo chiedendo se riuscirà mai a reggere i ritmi infernali di una stagione che appare infinita, ma sbagliamo, eccome se sbagliamo.
L’unica cosa che dovremmo fare è goderci intensamente, giorno dopo giorno, un campione che a breve, per forza di cose, appenderà gli scarpini al chiodo e saluterà per sempre il calcio giocato.
Meno domande, meno pensieri, lasciamo che sia lui e solo lui e fugare ogni nostro dubbio.
Con Zlatan in campo il Milan ha svoltato, forse è pronto per quel maledetto salto di qualità che ogni tifoso rossonero si aspetta da ormai da troppo tempo.
Forse ora si, ci siamo quasi.