
Quando in campo scendono le squadre di Sinisa lo spettacolo non manca, mai.
Nonostante un ottimo Cagliari, il Bologna riesce a conquistare 3 punti importantissimi dopo le difficoltà delle ultime settimane.
La squadra di Mihajlovic va due volte in svantaggio riuscendo poi a ribaltare la partita grazie ad uno stratosferico Barrow ed il solito Soriano che raggiunge quota 4 nella classifica marcatori.
Partiamo dal Cagliari.
La squadra di Di Francesco, dopo le palesi difficoltà riscontrate durante le prime giornate di campionato, sta finalmente trovando un proprio equilibrio grazie ad una disposizione tattica che riesce a valorizzare ogni effettivo a disposizione del tecnico pescarese.
La coppia Godin-Walukiewicz, nonostante i tre gol subiti, sembra ormai essere quella titolare: l’uruguaiano mette a disposizione del classe 2000 la sua grande esperienza potendo ovviare alle sviste di quest’ultimo come accaduto più volte durate la gara contro il Bologna.
Zappa e Lykogiannis offrono al tecnico grande spinta in fase offensiva grazie al primo, e ottima copertura con il greco sempre attento e preciso.
L’ex Pescara, come più volte sottolineato nei nostri primissimi articoli, sta scalando le gerarchie rossoblù ed il malcapitato Faragò sarà costretto, a lungo andare, a guardare dalla panchina il più delle partite.
È arrivato un altro assist, sempre per Simeone, e fidatevi che questo ragazzo ne farà di strada, eccome se ne farà.
La linea a due composta da Marin e Rog consente a Nandez, reinventato ala da Di Francesco, di spaziare maggiormente sul fronte offensivo e combinare a meraviglia con Zappa sull’out di destra.
Anche contro il Bologna, la prestazione dell’uruguaiano è da 7 in pagella: unisce il suo grande temperamento ad una tecnica in continuo miglioramento e questo Cagliari ha trovato in lui una pedina inamovibile.
Sottil, dopo le difficoltà iniziali, si sta ritagliando un ruolo da protagonista: ha stravinto il confronto con De Silvestri regalando a Joao Pedro l’assist per il primo gol ed attualmente parrebbe essere lui il titolare a discapito di Ounas, il quale comunque, nonostante i soli 25’ disputati ha fatto intravedere ottime cose.
E poi che dirvi di Joao Pedro e Simeone?
Il primo fa quello che vuole quando vuole: gioca da regista aggiungo rifinendo per i compagni, svaria da destra a sinistra andando alla ricerca costante del pallone, ma soprattutto sta continuando a segnare con la stessa frequenza della passata stagione.
Il Cholito, al suo quinto centro in sei giornate, si sta finalmente consacrando.
Di Francesco ha capito che l’argentino rende al meglio quando occupa in solitaria l’area di rigore con Joao alle sue spalle: l’abbandono del 4-3-3 per fare rendere al meglio questi due giocatori è stata la chiave di svolta di questo Cagliari.
Non avevamo dubbi sul fatto che i sardi necessitassero solamente di qualche giornata prima di trovare un loro equilibrio, e gran parti dei meriti va al loro tecnico.
Poco importa se non è arrivata la terza vittoria consecutiva: Di Francesco sta svolgendo un ottimo lavoro dopo diverse settimane di tentativi andati a vuoto e siamo sicuri che questo Cagliari saprà stupirci anche in questa stagione.
Arriviamo finalmente al Bologna.
Questa è una squadra totalmente matta, proprio come il suo allenatore.
Giochi da paura ad inizio primo tempo ma prendi gol.
Segni allo scadere della prima frazione dimostrando di essere in partita, vai negli spogliatoi, torni e prendi il gol del 2-1 dopo pochi secondi.
Ma, e dico ma, nel giro di 10’ la ribalti nuovamente finalmente trovando la rete del vantaggio con un Barrow indiavolato ed il solito Soriano.
Ditemi ora se questo Bologna non regala emozioni?
Chissenefrega dei 2 gol subiti, basta farne uno in più degli avversari per riuscire a vincere, e a noi piace così, mamma mia se ci piace.
Le lacune difensive dei rossoblù sono però evidenti: De Silvestri, nonostante la solita partita di grande ordine, è stato il più delle volte mangiato da Sottil sull’out di destra.
Danilo non è più quello di una volta e Tomiyasu, nonostante i grandissimi miglioramenti, necessita ancora di parecchio tempo prima di calarsi al cento per centro nel nuovo ruolo affidatogli da Sinisa.
Hickey è sulla buona strada per diventare un giocatore di assoluto livello ma è ancora parecchio acerbo e solo il tempo ci ridirà quale potrà essere il futuro del laterale scozzese.
Solo note negative per il Bologna di Mihajlovic nonostante la vittoria?
Assolutamente no, adesso inizia il bello.
Dopo i ballottaggi di inizio stagione, Schouten e Svanberg si sono definitivamente presi la mediana e non hanno nessuna intenzione di lasciarla.
Forse si, non saranno i migliori della Serie A suoi quali riporre grande affidamento in fase di interdizione, ma poco importa: il Bologna ha nel suo DNA, anche e soprattutto grazie alla mentalità inculcatogli dal loro tecnico, una grande propensione alla fase offensiva, e i due sopracitati incarnano perfettamente questo spirito.
I tre dietro Palacio stanno poi sfornando prestazioni impressionanti.
Orsolini sembra tornato sui livelli della passata stagione e dopo le incomprensioni iniziali con Mihajlovic, stanno arrivando gol e assist come se piovesse.
Soriano è ormai, senza alcun dubbio, uno dei migliori trequartisti di tutto il nostro campionato: con il Cagliari sono arrivati, strameritatamente, un gol ed un assist.
L’arretramento di Svanberg in mediana rispetto alla passata stagione consente grande continuità all’ex Torino potendo contare sulla grande fiducia che il mister ripone in lui.
Se il sopracitato dovesse continuare a sfornare prestazione simili, Mancini dovrà farci un pensierino prima di partire per l’Europeo.
Arriviamo così a Musa Barrow, protagonista assoluto del successo del Bologna.
Sembrava che il gambiano, almeno ad inizio stagione, dovesse giocare da attaccante centrale relegando Palacio in panchina.
Così però non è stato anche grazie alle prestazioni del Trenza, che nonostante i 38 anni, regala prestazioni di altissimo livello.
Poco male: giocando da ala sinistra l’ex Atalanta ha maggior spazio per far valere tutto il suo strapotere fisico come più volte osservato contro il Cagliari.
In più, cosa di non poco conto, i suoi gol arrivano sempre da posizione defilata riuscendo a saltare l’uomo più esterno a dimostrazione di come quella possa essere realmente la posizione migliore per potersi esprimere a grandissimi livelli.
Chiudiamo questo articolo felici ed orgogliosi di aver nuovamente scelto di analizzare una partita spettacolare come quelle andata in scena sabato al Dall’Ara.
Sia il Bologna che il Cagliari hanno regalato grandissime giocate nel corso dei 90’ e possiamo dire con certezza che hanno e avranno tutte le carte in regola per disputare un campionato da assolute protagoniste.